Il Banco do Brasil (BBAS3) ha comunicato mercoledì (26) l’approvazione del pagamento anticipato di R $ 852,49 milioni agli azionisti in forma di JCP (Juros sobre Capital Próprio) per il primo trimestre del 2025.
Il prezzo è di R$ 0.14935148468 per azione e sarà distribuito il 21 marzo 2025 agli investitori che detengono azioni presso il Banco do Brasil fino all’11 marzo. A partire dal 12 marzo, le azioni saranno scambiate in modalità “ex”.
Nel contesto del JCP, verrà applicata la ritenzione d’acconto sul reddito sul valore nominale in conformità alla legge vigente. Gli azionisti che desiderano essere esentati da questa imposta devono fornire prova di tale condizione entro il 13 marzo presso una delle filiali BB.
Banco do Brasil (BBAS3): BofA alza il target price, ma non raccomanda l’acquisto.
Il BofA (Bank of America) ha confermato la sua raccomandazione neutrale per le azioni di Banco do Brasil (BBAS3), ma ha incrementato il target price da R$ 29 a R$ 31. Gli esperti hanno sottolineato che questa decisione tiene conto dello sconto attuale sulle azioni e delle previste distribuzioni di dividendi elevate per quest’anno.
La banca ha previsto che il rendimento dei dividendi di Banco do Brasil dovrebbe essere del 9% quest’anno. La raccomandazione neutra è attribuita alla diminuzione dei profitti e della redditività causata da un volume inferiore di prestiti.
La Banca prevede di ottenere un utile netto di 39 miliardi di dollari entro il 2025, corrispondente al 3% in meno rispetto al 2024, con l’obiettivo di espandersi in modo più moderato e rimanere competitiva rispetto ai concorrenti privati.
Secondo quanto riportato da “InfoMoney”, il team bancario statunitense ha dichiarato che, nonostante la crescita del 12% registrata nel 2024, l’amministrazione ha generato un aumento del 8% dei prestiti, con l’aggravante del rallentamento del portafoglio rurale.
Gli esperti notano anche che il margine di interesse netto (NIM) deve mantenere la sua solidità attraverso un’adeguata gestione delle tasse sui prestiti, un aumento dei profitti in contanti e costi di finanziamento stabili.
Secondo gli analisti, la raccomandazione potrebbe variare in base all’impatto che i nuovi dati avranno sulla competizione elettorale del 2026.
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