Il Ministero dell’Agricoltura e del bestiame ha comunicato in una nota rilasciata martedì (4) che i tre frigoriferi con le esportazioni temporaneamente bloccate dalla Cina sono stati già informati.
Il governo ha inoltre comunicato che le fabbriche stanno adottando azioni correttive per rispondere ai requisiti del GACC (General Administration of Customs of China).
Il dipartimento doganale del paese ha annunciato lunedì (3) attraverso il proprio sito web la sospensione della dichiarazione di importazione di tre stabilimenti: uno di Frisa Fridge Rio Doce S/A a Nanuque (MG), uno di Bon-Mart Fridge Ltda a Presidente Prudente (SP) e uno di JBS S/A a Mozarlândia (GO).
Le autorità hanno anche comunicato che ci saranno interruzioni in Argentina, Uruguay e Mongolia, senza fornire dettagli sulla motivazione.
Nel testo si afferma che attualmente in Brasile ci sono 126 impianti freddi certificati. Quando il ministro Carlos Fávaro ha assunto la carica, c’erano 12 impianti sospesi. Di questi, 12 sono stati ripresi e ne sono stati aperti altri 43, arrivando a un totale di 55 impianti attivi sui 126 certificati. Quindi, secondo il ministro, non ha senso che solo tre impianti sospesi influenzino il rapporto commerciale.
GACC ha monitorato a distanza i tre frigoriferi in Brasile.
La Cina rappresenta il principale mercato per le esportazioni di carne bovina del Brasile. L’invio di tagli specifici all’estero influenza i prezzi interni, poiché si tratta di prodotti meno richiesti o con minor valore sul mercato nazionale, a seconda delle abitudini di consumo. Secondo Fávaro, l’attività di esportazione ha un impatto positivo sulla formazione dei prezzi complessiva.
Abiec afferma di collaborare con le autorità per affrontare la questione.
In una comunicazione, l’Abiec (Associazione brasiliana delle industrie esportatrici di carne) ha espresso il proprio parere sul tema, affermando di collaborare con la Mappa per risolvere prontamente la questione.
L’organizzazione ha dichiarato che il Brasile conferma la fiducia nella solidità del suo sistema di controllo sanitario nazionale, gestito dalla Mappa, e si impegna costantemente a risolvere prontamente le problematiche presentate, garantendo la sicurezza e la qualità delle carni bovine esportate.
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