L’Ibovespa, il principale indice di borsa del Brasile, ha iniziato la sessione di venerdì con oscillazioni, nell’ultima giornata prima del Carnevale, mentre gli investitori reagiscono a dati contrastanti provenienti dagli Stati Uniti. Gli operatori di mercato sono in attesa dei dati sull’inflazione del paese, in particolare l’indice PCE, e si stanno preparando per eventuali aumenti delle tariffe.
Intorno alle 10:14 (ora boliviana), l’indicatore stava diminuendo dello 0,06% a 124.721 punti.
Nel frattempo, il dollaro commerciale ha registrato una diminuzione dello 0,15%, scendendo a R$ 5,8313.
Secondo Alvaro Bandeira, il coordinatore economico di APIMEC Brasile, la festa di carnevale richiede maggior prudenza in quanto la fine di febbraio è spesso caratterizzata da cambiamenti. Dopo la chiusura anticipata delle attività per il venerdì di carnevale, il mercato rimarrà aperto solo parzialmente fino al Mercoledì delle Ceneri, con operazioni di mantenimento limitate.
Le previsioni sull’inflazione negli Stati Uniti per il mese di gennaio, con la pubblicazione del PCE prevista per le 10:30 (ora brasiliana), avranno un impatto sull’Ibovespa. Questi dati potrebbero influenzare le decisioni sui tassi di interesse della Federal Reserve, poiché il PCE è l’indicatore preferito dall’istituzione per misurare l’inflazione.
Nel frattempo, gli investitori monitorano da vicino la politica tariffaria degli Stati Uniti, preparandosi per l’implementazione delle tariffe su Canada, Messico e Cina. Trump ha promesso tariffe del 25% per i paesi vicini e del 10% per la Cina.
Ulteriori informazioni su cosa influenza l’andamento dell’Ibovespa.
Secondo gli economisti intervistati da “Reuters”, è prevista una riduzione del tasso di crescita del PCE su base annua, sia nel complesso che nel nucleo dell’indicatore. Gli investitori sono in attesa di questo dato e seguono da vicino le notizie sulle nuove tariffe che verranno applicate in Messico, Canada e Cina a partire dal 4 marzo.
In ambito nazionale, i rappresentanti commerciali seguono il viaggio del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) a Montevideo, il venerdì pomeriggio. Lula parteciperà alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente dell’Uruguay, Yamandú Orsi, prevista per sabato successivo.
Il mercato azionario brasiliano, l’Ibovespa, è influenzato anche dalle trattative tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e Trump. I due si vedranno venerdì (28) per discutere la possibilità di coinvolgimento degli Stati Uniti nell’industria mineraria ucraina, con l’obiettivo di ottenere il sostegno di Washington nella difesa del paese dall’invasione russa.
Nel contesto aziendale, gli investitori stanno reagendo alla perdita contabile di 17 miliardi di reais di Petrobras (PETR4) e alla diminuzione del valore dei dividendi dell’azienda. Nella sessione di giovedì (27), il titolo della compagnia petrolifera è sceso del 6,5% e ha chiuso con un calo del 3,53%, causando una perdita di 24,5 miliardi nel suo valore di mercato.
Riscrivi il testo seguente in modo diverso.
I mercati future di New York stanno registrando un calo poiché gli investitori stanno adattando le loro prospettive riguardo alla politica monetaria degli Stati Uniti, in risposta ai dati economici diffusi venerdì scorso.
Il rilascio del PCE alle 10:30 è atteso con maggiore attenzione mentre l’economia degli Stati Uniti mostra segni di fragilità ma l’inflazione sembra rimanere resiliente. Si prevede che l’indice dei prezzi al consumo subisca una variazione dello 0,3%, in linea con quanto osservato a dicembre.
Il tasso di inflazione core PCE è salito al 0,3%, rispetto allo 0,2% di dicembre, con una variazione annua del 2,8%. L’indice ISM di Chicago previsto per le 11:45 dovrebbe registrare un lieve aumento, passando da 39,5 a 41,0 a febbraio. Se l’inflazione rimarrà stabile, le prospettive di un taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti entro quest’anno potrebbero essere rafforzate.
Prezzi futuri dei principali indici statunitensi:
Il Future del Dow Jones ha registrato una diminuzione dello 0.45%.
Futuro dell’indice S&P 500: -1.59%
Futuro del Nasdaq: calo del 2,78%
Mercati azionari dell’Asia orientale
I mercati asiatici hanno manifestato preoccupazione venerdì in risposta alle dichiarazioni di Trump riguardo all’ulteriore imposizione di tariffe su diverse nazioni.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che il 25% delle tariffe su Messico e Canada entrerà in vigore al termine dell’estensione e ha comunicato un aumento del 10% sulle tariffe dei prodotti cinesi, già soggetti a un tasso del 10%.
Il giorno precedente, Trump ha anche fatto riferimento all’Unione Europea come un’altra area che potrebbe essere soggetta a dazi aggiuntivi. Questo ha portato a un calo significativo negli indici globali, con i mercati che hanno adottato una posizione difensiva. A seguito di ciò, la Cina ha emesso una dichiarazione ufficiale attraverso il Ministero del Commercio.
Shanghai Stock Exchange in Cina ha registrato una diminuzione del 3.17%.
Indice Nikkei del Giappone in calo del 2,88%.
Indice Hang Seng (Hong Kong) in calo del 3,28%.
Kospi, l’indice azionario della Corea del Sud, ha registrato una diminuzione del 3.39%.
ASX 200 in Australia ha registrato una diminuzione dello 0.66%.
Programmi di finanziamento per gli studi offerti in Europa
In Europa, i mercati sono separati per valutare le conseguenze delle potenziali tariffe imposte dagli Stati Uniti sull’Unione Europea, con i leader europei che garantiscono una pronta reazione.
In aggiunta, Trump ha suggerito che la Gran Bretagna potrebbe non essere soggetta a tariffe se viene stipulato un accordo commerciale, dopo i colloqui con il primo ministro britannico Keir Starmer.
“Penso che ci siano buone possibilità che ciò accada”, ha dichiarato Trump, evidenziando che Starmer sta impegnandosi al massimo per assicurare un accordo.
Indice FTSE 100 del Regno Unito in aumento dello 0,17%.
Il DAX in Germania ha registrato una variazione negativa dello 0,22%.
Indice CAC 40 in Francia in calo dello 0,40%.
Indice FTSE MIB in Italia invariato allo 0,00%.
STOXX 600 ha registrato una diminuzione dello 0.32%.
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