L’aumento dei prezzi costituisce ancora un problema per i Wetherspoons.
Mark Crouch, analista della piattaforma di investimento eToro, afferma che negli ultimi anni gli investitori di Wetherspoon hanno vissuto un periodo difficile, passando da un problema all’altro. Dopo aver cercato di riprendersi dalla crisi del COVID, il gigante del pub si è trovato ad affrontare l’inizio dell’inflazione. Con l’aumento dei prezzi degli alimentari, Wetherspoons è nuovamente in difficoltà.
Il report di trading di stamattina indica che l’operatore del pub nel Regno Unito sta vivendo un costante recupero. Le vendite per il trimestre sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento della richiesta di birre, vini e caffè. Per ridurre i costi, Wetherspoons ha chiuso 18 pub e ne ha messi sul mercato altri 17, che sono più piccoli, più datati o situati vicino ad altri pub della catena.
“L’aumento dei costi dell’energia e della manodopera continua a destare preoccupazione, mentre il valore delle azioni ha mostrato una buona performance rispetto ai minimi del 2022, ma è ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici. Il costo di una birra in un locale Wetherspoons di Londra si è più che raddoppiato dal 2019 e l’azienda, nota per offrire birre a prezzi più bassi rispetto ai concorrenti, deve fare i conti con pressioni inflazionistiche per mantenere i propri margini.”
Direct Line sta cercando di mantenere i costi sotto controllo.
Parole di Adam Vettese, analista di eToro, in merito a Direct Line: la compagnia ha registrato un aumento del 15% nel premio lordo e tasse rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con la divisione Home che potrebbe aver ottenuto risultati ancora migliori se non fosse per alcuni imprevisti nel primo trimestre. L’obiettivo principale per il futuro dovrebbe essere il contenimento dei costi, considerando le sfide legate alle spese per le rivendicazioni durante periodi di inflazione. Il CEO, Adam Winslow, si impegna a realizzare risparmi per £100m entro il 2025, un obiettivo che gli azionisti accoglierebbero positivamente, poiché potrebbe portare a un recupero dei dividendi ai livelli pre-2022.
Il tentativo di acquisto di Aegeas ha portato le azioni a superare i 220p per la prima volta dall’inizio dell’anno scorso. Nonostante l’offerta sia stata respinta, le azioni hanno registrato progressi significativi da luglio, nonostante un contesto generale negativo. Se l’azienda continuerà a crescere a ritmi sostenuti e a mantenere i costi sotto controllo, potremmo assistere a un ulteriore aumento delle azioni che potrebbe portarle a sfidare nuovamente il livello massimo dell’anno a 222p e oltre.
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