Economia

Il governo centrale ha registrato un surplus di 84,8 miliardi di reais nel mese di gennaio.

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Nel gennaio 2025, il governo centrale ha riportato un avanzo di R $ 84,8 miliardi, che ha segnato un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando l’avanzo era di R $ 79,5 miliardi, in valori attuali.

Anche a gennaio, c’erano entrate nette in aumento di 9,1 miliardi di dollari (3,7% in termini reali), mentre le spese totali registravano un incremento di 7,3 miliardi di dollari (4,4%) rispetto allo stesso periodo del 2024.

La collaborazione tra il Tesoro nazionale e la Banca centrale ha portato a un surplus di 104,5 miliardi di dollari, mentre la previdenza sociale ha registrato un disavanzo di 19,6 miliardi di dollari. Questo andamento è stato determinato principalmente dalla crescita reale del 3,7% nelle entrate nette (corrispondente a 9,1 miliardi di dollari) e dall’incremento del 4,4% nella spesa totale (corrispondente a 7,3 miliardi di dollari).

Ricavi netti ottenuti tramite prestiti.

Secondo il Tesoro, l’incremento effettivo del fatturato netto nel primo mese dell’anno è stato determinato dalla crescita del 5,6% del fatturato amministrato dal Revenue federale (R$1,5 miliardi), insieme alle diminuzioni del 2,5% nel Reso non amministrato (R$ 743,7 milioni) e dello 0,9% nell’Entrato Netto per la Sicurezza Sociale (R$ 479,6 milioni).

Tra i principali aspetti positivi, l’Imposta di Importazione ha registrato un surplus di 3 miliardi di R$, insieme ai risultati positivi nel Contributo Sociale sul Profitto Liquidato e nell’Imposta sul Reddito.

D’altra parte, tra le entrate non amministrate, il contributo al Piano di Sicurezza Sociale del Server ha registrato un deficit di 1,1 miliardi di R$, risultando essere il principale elemento che ha impattato negativamente su questo tipo di entrate, come riportato da Correio Braziliense.

Leggere  Mercati in crescita, ma mi preoccupano le minacce in agguato.

Ricerche istituzionali su Angra 3; Electronuclear in fase di reclutamento.

Il dibattito sui costi per la conclusione dell’impianto nucleare Angra 3, iniziato oltre 40 anni fa, ha generato contrasti tra le varie istituzioni governative. Il gruppo economico del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) sostiene la decisione di interrompere i lavori.

Il CNPE ha rimandato la decisione presa lo scorso anno al prossimo martedì (18), secondo quanto riportato da fonti interne all’agenzia Reuters, che indicano la possibilità che la decisione venga di nuovo posticipata a causa di discussioni interne.

“Chi si occuperà di tagliare il bilancio per permettere il contributo?” chiese un membro anonimo del team economico. Secondo la BNDES, sono necessari 23 miliardi di R$ aggiuntivi, rispetto ai 12 miliardi di R$ già spesi finora.

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