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Il PMI industriale dell’eurozona raggiunge quota 47,6 nel mese di febbraio.

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Il PMI industriale della zona euro è salito da 46,6 a gennaio a 47,6 a febbraio, segnando il livello più elevato degli ultimi due anni. Questi dati sono stati riportati dalla ricerca finale condotta da S&P Global in collaborazione con Hamburg Comercial Bank e resa nota lunedì.

Il pronostico iniziale indicava un risultato inferiore a 47.3. Nonostante ciò, la lettura al di sotto di 50 evidenzia che la produzione nei paesi della zona euro è ancora in fase di contrazione, nonostante un dato leggermente più positivo.

L’aumento dell’inflazione nell’eurozona è dello 0,4% a dicembre.

Il tasso di inflazione della zona euro è salito dello 0,4% a dicembre rispetto a novembre, secondo i dati di Eurostat. Su base annua, l’indice è aumentato del 2,4%, rispetto al 2,2% registrato fino a novembre. Il settore con l’inflazione più elevata è stato quello dei servizi, con un tasso del 1,78%.

Il settore che ha registrato la seconda maggiore crescita nell’area dell’euro è stato quello relativo a cibo, alcol e tabacco, con un aumento dello 0,51%. Seguono i beni industriali non energetici, con lo 0,13%, e l’energia, con lo 0,01%.

Il nucleo dell’indice dei prezzi al consumo, che non tiene conto dei prezzi più instabili, ha registrato un aumento dello 0,5% da novembre a dicembre e un incremento del 2,7% nell’arco dei 12 mesi.

L’Unione Europea si appresta a reagire alle tariffe imposte da Trump.

L’Unione europea si sta organizzando per affrontare eventuali dazi imposti dagli Stati Uniti, ha dichiarato Kaja Kallas, presidente della politica estera dell’UE, durante una conferenza stampa prima dell’incontro informale dei leader europei di lunedì. Queste informazioni sono state riportate dalla stampa.

Leggere  La situazione fondamentale della politica mondiale prevede tassi di interesse più alti per il resto del 2024.

Domenica scorsa, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che alla fine metterà in atto dazi nei confronti dell’Unione europea.

“Abbiamo preso nota con attenzione di tali dichiarazioni e ci stiamo preparando di conseguenza,” ha dichiarato Kallas. Ha espresso la speranza che si potesse evitare lo scambio di sanzioni, poiché ritiene che non ci siano beneficiari nelle dispute commerciali.”

Il presidente ha sottolineato che c’è una forte interconnessione tra noi e gli Stati Uniti, poiché entrambi abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Ha inoltre evidenziato che l’aumento dei tassi ha un impatto negativo sui costi, danneggiando sia i posti di lavoro che i consumatori.

Altri capi dell’Unione europea hanno espresso disapprovazione per le tariffe imposte da Trump prima del summit, sottolineando che queste misure avranno conseguenze negative per entrambe le parti. Secondo il presidente francese Emmanuel Macron, se il blocco viene colpito dal punto di vista commerciale, dovrà proteggersi e rispondere di conseguenza.

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