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L’Indice Generale dei Prezzi di Mercato (IGP-M) registra un aumento dello 1,06% a febbraio, con un incremento del 8,44% nell’arco di 12 mesi.

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Il General Index of Market Price (IGP-M) è aumentato dell’1,06% a febbraio, secondo le statistiche rilasciate giovedì (27) da FGV IBRE. L’indice registra un aumento del 8,44% negli ultimi 12 mesi.

Il valore dell’indice è notevolmente superiore rispetto all’ultima rilevazione di gennaio, che aveva registrato una modesta crescita dello 0,27%. Rispetto a febbraio 2024, l’indice è sceso dello 0,52% e ha accumulato un calo del 3,76% nell’arco di un anno.

I dati hanno superato leggermente le aspettative degli esperti che prevedevano un aumento dell’1,03%. Questo incremento è dovuto all’aumento degli altri indicatori inclusi nell’IGP-M.

Riscrivere il testo: Indice dei prezzi all’ingrosso dei produttori (IPA).

Il tasso di inflazione IPC è aumentato dello 1,17% a febbraio, trainato dall’aggiustamento dei prezzi del carburante a causa dell’ICMS e dalla mancanza del bonus Itaipu che ha influito sui costi dell’elettricità a gennaio. Inoltre, il periodo della Quaresima è stato identificato come un fattore influente a causa della maggiore richiesta di uova.

Il ricercatore Matheus Dias dell’FGV-IBRE ha sottolineato che la diminuzione dell’INCC (Indice Nazionale dei Costi di Costruzione) è stata causata dalla variazione dei costi del lavoro, influenzando negativamente il settore dei servizi.

Il tasso di inflazione dell’indice dei prezzi al consumo è sceso al 0,24% a gennaio, rallentando rispetto al 1,21% registrato a dicembre. Nonostante ciò, i prezzi delle merci finali inclusi nell’indice sono diminuiti nonostante l’incremento della media generale.

Riformulare il testo: Indice dei prezzi al consumo (IPC)

Il tasso di inflazione, misurato dall’IPC, è salito al 0,9%, in aumento rispetto allo 0,14% registrato a gennaio. I settori che hanno mostrato una maggiore crescita sono stati l’edilizia abitativa, il trasporto, le spese varie, l’istruzione, la lettura e la ricreazione. Al contrario, i settori del cibo e dell’abbigliamento hanno registrato una diminuzione.

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Rielaborare il testo: Indice Nazionale dei Costi di Costruzione (INCC)

L’Indice Nazionale dei Costi della Costruzione (INCC) ha riportato una valutazione più bassa rispetto a gennaio, quando era al 0,71%. Attualmente l’indice ha registrato un aumento al 0,51%, con risultati vari tra i suoi tre indicatori: i materiali e le attrezzature hanno mantenuto un tasso dell’0,43%, i servizi sono saliti al 0,68% mentre il costo del lavoro è sceso al 0,59%.

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