Nissan ha intenzione di cambiare il suo CEO a seguito di un calo nei profitti e del fallimento dei negoziati di fusione con Honda, stando a quanto riportato da fonti a Bloomberg.
Makoto Uchida ha lavorato nella società per 22 anni e ha assunto la carica di presidente nel 2019. Il dirigente ha avvertito gli investitori di una perdita netta di 536 milioni di dollari, risultato che contrasta con l’utile previsto di 2.538 miliardi di dollari annunciato soltanto nove mesi prima della sua partenza. Questo obiettivo non è stato conseguito e ora gli azionisti si preparano a affrontare conseguenze negative.
Uchida ha comunicato ai media all’inizio di febbraio che era disposto a ritirarsi dalla carica, ma intendeva farlo solo dopo aver sistemato la situazione finanziaria interna dell’azienda. Si dice che l’azienda stia considerando la promozione di Jaremie Papin, attuale direttore finanziario, al ruolo di amministratore delegato.
Il commento dell’analista Yasuo Yoshida afferma che nonostante le valutazioni in ribasso da parte delle principali agenzie di credito, la società Nissan ha ancora la capacità di trovare un partner per affrontare il debito record maturato nel 2026. Questa fiducia è stata riflessa dall’incremento del 4,9% delle azioni di Nissan durante le negoziazioni di borsa a Tokyo questa mattina.
Honda e Nissan stanno negoziando una fusione.
Honda e Nissan hanno confermato la conclusione dei colloqui per la fusione delle loro aziende in una comunicazione emessa giovedì. Le due società avevano precedentemente dichiarato l’intenzione di unire le attività entro la fine del 2024, come confermato da InfoMoney.
Secondo le informazioni fornite, le trattative tra le aziende hanno subito un rapido declino. Inizialmente, Honda aveva accettato di procedere con la fusione in modo paritario con il suo concorrente, ma durante i negoziati ha modificato la sua strategia cercando di trasformare Nissan in una sua filiale.
Secondo informazioni provenienti da fonti coinvolte nei negoziati, il consiglio di amministrazione di Nissan è stato infastidito dal cambiamento. In una comunicazione ufficiale al mercato, le aziende hanno sottolineato che continueranno la loro collaborazione per sviluppare la tecnologia automobilistica, come stabilito nell’accordo firmato lo scorso agosto.
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